INTERVISTA A ENRIQUE TÜRK | AD DEL GRUPPO SPRADLING

Lo scorso aprile, il presidente del Gruppo Spradling, Enrique Türk, ha visitato le varie sedi di Spradling in Europa. Per diversi giorni, Enrique ha avuto l'opportunità anche di stare con i team di Spradling nel Regno Unito, in Germania e in Spagna, per saperne di più sulle operazioni in Europa e comunicare le seguenti azioni che il Gruppo porterà avanti nell'attuazione della sua strategia globale.

 

In un'intervista con Natalia Cortés, la nostra coordinatrice marketing per l'Europa, Enrique ci racconta il bilancio della sua visita nella regione, parlando di Innovazione, Design e Ambiente nel settore dei Tessuti; e condivide con noi le prossime sfide dell'azienda sia a livello regionale che globale:

 

N.C: Enrique, dopo la tua visita nelle varie aree geografiche, come vedi l’operazione di Spradling in Europa?

 

E.T: Per me l'Europa è sempre stata una regione che si contraddistingue per avere i propri modelli commerciali e abbiamo capito come penetrare e avere successo in ciascuno dei mercati che vi coesistono. L'Europa è composta da molti paesi, da molte culture e da molte lingue.Credo che il successo dell'operazione in Europa sia solo nel aver compreso le particolarità di ciascun mercato e nel sapere come attaccarlo e quindi nel potersi presentare come un'azienda globale, ma con una presenza locale in ogni paese che offre comunque valori aggiunti che garantiscono che i bisogni dei nostri clienti vengano soddisfatti.

 

N.C: Che cosa significa per Spradling essere una compagnia globale che agisce come socio locale?

 

Spradling è un'azienda che ha una presenza nel mondo intero, che ha prodotti per un mercato globale, ma che in ogni paese si comporta secondo i bisogni e le esigenze locali, secondo le loro caratteristiche.E non solo, abbiamo anche la capacità di garantire ai nostri clienti la soddisfazione dei loro bisogni come se avessimo una produzione locale, tenendo conto del fatto che i nostri impianti di produzione si trovano a migliaia di chilometri di distanza.

 

N.C: Quali sono le modifiche più importanti a livello di tecnologia e mercato che sta portando avanti Spradling a livello globale?

 

E.T: Per quanto riguarda il mercato, sono far capire al cliente cosa facciamo, non dal nostro punto di vista ma dal suo. Significa essere in grado oggi di anticipare e soddisfare, ma anche sorprendere in futuro, comprendendo i suoi bisogni, il suo mercato, i suoi obiettivi, il suo ambiente e la sua visione. È guardare dall'esterno verso l'interno e non dall'interno verso l'esterno.

 

Dal punto di vista della tecnologia, è quello di prepararci a soddisfare le richieste del mercato e dei nostri clienti attraverso Ricerca e Sviluppo, marketing, IT, team di talenti umani. Attraverso questo, ci stiamo preparando ad essere all'avanguardia nella risposta alle esigenze dei nostri clienti.

 

N.C: Come fa innovazione Spradling? È una compagnia creativa?

 

E.T: L'innovazione non è una risorsa di qualcuno in particolare, l'innovazione è un frutto di tutto e di tutti. È uno stato mentale. Qualsiasi persona dell'azienda non solo può, ma deve essere innovativa. Siamo costantemente alla ricerca di alternative che integrino la nostra offerta di valore. Storicamente, a livello di prodotto, l'innovazione è stata uno dei nostri punti di forza e di differenziazione. Possiamo dividere questa innovazione in tre parti: design, prestazioni e tecnologie di produzione. Tuttavia, l'innovazione può verificarsi non solo nei prodotti, ma anche nei modelli di business, nel modo in cui serviamo i clienti e nel modo in cui affrontiamo una determinata situazione.

 

N.C: Qual è il ruolo del rispetto dell’ambiente nel settore e che cosa sta facendo Spradling a questo proposito?

 

E.T: In quanto cittadini del mondo, abbiamo una responsabilità verso noi stessi e verso le generazioni future di garantire un pianeta abitabile e di non contribuire ad aggravare la situazione più di quanto non lo sia già. Le nostre azioni sono la garanzia che non siamo un "cattivo cittadino", ma al contrario, siamo un "buon cittadino". Per questo, abbiamo fatto una serie di sforzi, ad esempio, il nostro impianto in Costa Rica è Carbon Neutral, abbiamo compensato le nostre emissioni di carbonio con le foreste che puliscono la stessa quantità d’aria che la nostra produzione potrebbe contaminare attraverso la generazione di CO2. Nei nostri due stabilimenti abbiamo investito milioni di dollari per garantire che le nostre emissioni siano le più basse possibile e conformi anche agli standard internazionali. Inoltre, abbiamo individuato quali sono i componenti contaminanti dei nostri prodotti per ridurli al minimo. Oggi, nella produzione dei nostri tessuti rivestiti, non ci sono metalli pesanti, li abbiamo eliminati per rendere i prodotti meno aggressivi e con un impatto ambientale decisamente inferiore. Dobbiamo continuare a fare sforzi per determinare come possiamo collegarci alla catena e quindi garantire che per il futuro si possa essere partecipi fino al processo di smaltimento, per generare un impatto ancora minore sull'ambiente.

 

N.C Quali sono le prossime sfide del Gruppo Spradling e per l’operazione in Europa?

 

E.T: Una delle nostre sfide permanenti è la crescita geografica, la penetrazione nel mercato con il nostro catalogo completo. Inoltre, continuare a posizionare il marchio per diventare leader nel mercato europeo. In alcuni paesi abbiamo già raggiunto questo obiettivo, ma farlo in tutti i paesi sarebbe l'ideale. Abbiamo diversi mercati in Europa e la sfida è replicare il modello che ha avuto successo nei paesi in cui abbiamo già una presenza per garantire che dentro un dato periodo di tempo avremo una penetrazione omogenea e di presenza in tutta Europa.

 

INTERVISTA A ENRIQUE TÜRK | AD DEL GRUPPO SPRADLING
INTERVISTA A ENRIQUE TÜRK | AD DEL GRUPPO SPRADLING
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